F R A M M E N T I U R B A N I R E S I L I E N T I
conservazione e valorizzazione del Teatro greco romano e dell'Odèon
Catania, 2017 | 2018
A R C H E O L O G I A U R B A N A
Permanenze resilienti
Firenze, Nimes, Lucca, Roma, Catania, Cartagena
Il tema della ricerca:
riguarda l’archeologia urbana e le problematiche connesse alla conservazione e protezione delle preesistenze che generano il cosiddetto “recinto archeologico” e condannano la rovina all’isolamento. L’atteggiamento nei confronti della rovina riguarda due aspetti: la rovina come bene da salvaguardare e come frammento architettonico da interpretare, analizzabile attraverso la metodologia propria del progetto di restauro. Il Teatro greco-romano e l’Odèon di Catania celano nella struttura le potenzialità per costruire città, valore già verificato nell’adattamento in quartiere, divenendo contenitore di abitazioni e strade, come via Grotte, unico accesso da via Vittorio Emanuele, ancora permanente.
I L Q U A R T I E R E C O S T R U I T O S U L T E A T R O
Contenitore di storie, famiglie, relazioni... di quotidianità straordinarie
L’obiettivo della ricerca:
consiste nel definire un progetto di conservazione, di valorizzazione e d’integrazione dell’area archeologica, oggi emarginata dalla città contemporanea. Il restauro rappresenta una nuova ed originale fase della vita della rovina, in cui anche il nuovo innesto progettuale assume un ruolo fondamentale, sia per l’interpretazione dell’esistente che per la sua riconfigurazione come unità architettonica. La permeabilità dell’area archeologica e l’adattamento alla nuova funzione museale restituiscono il ruolo urbano del teatro come edificio pubblico. Il progetto affronta anche la risoluzione delle problematiche che derivano dalla difficile relazione tra la funzione teatrale e la funzione museale.
Sintesi delle metodologie proposte
a) la rimodulazione del recinto per garantire l’integrazione urbana e la permeabilità, assicurandone la protezione.
La visibilità e valorizzazione degli accessi favorisce l’attraversamento dell’area e mette in relazione via V. Emanuele e via Teatro greco a quote differenti.
b) la definizione dello sfondo scenico tramite la reinterpretazione dell’unità architettonica formale e la realizzazione di un padiglione che contiene uno spazio espositivo.
b) la definizione dello sfondo scenico tramite la reinterpretazione dell’unità architettonica formale e la realizzazione di un padiglione che contiene uno spazio espositivo.
c) l’esposizione e valorizzazione dei reperti.
d) il restauro del Teatro attraverso la definizione di una traccia operativa per la conservazione.
d) il restauro del Teatro attraverso la definizione di una traccia operativa per la conservazione.
e) il restauro e l’accessibilità dell’Odèon, ora in avanzato stato di degrado.
